Il pensiero astratto

Questo libro racconta le svolte più significative del pensiero simbolico, che maggiormente hanno contribuito alla modernità ed anticipato i pericoli della post-modernità.
Il filo conduttore è “l’umile far di conto” l’aritmetica: ovvero il calcolo delle quantità. L’autore cerca di provare che “valutare” una quantità è intuizione primaria di molte specie. Mammiferi, uccelli e pastori analfabeti, “sanno” valutare le giuste quantità: di cibo, delle uova mancanti nel nido e delle pecore nell’ovile.

Il racconto che Vi invitiamo a leggere riguarda le più straordinarie e decisive svolte nella storia occidentale del pensiero astratto e creativo, verso la modernità: tutto diviene intellegibile con il linguaggio simbolico ed universale dei numeri.

L’Ottocento e il Novecento europei sono stati secoli della modernità, una svolta luminosissima, con ombre che si allungano anche sul futuro postmoderno.

“Questo saggio è un esercizio magistrale di rilettura dei percorsi, spesso intrecciati del pensiero astratto, nelle svolte della civiltà Indo-Europea, una rilettura che ci aiuterà a guardare meglio il futuro.”
Dott.ssa Vanessa Bertello

“Non è possibile riassumere la portata del lavoro di questo autore›.” Gazzetta Torino.it

“Un affascinante saggio dove i numeri fanno letteralmente girare la testa; dove zero e infinito sono l’orizzonte di tutti gli eventi, dove cogliere l’infinito che è in noi è tutto, per andare oltre e continuare a sognare.” Diego Alberti PhD Dipartimento di biologia molecolare (To)